domenica 25 gennaio 2015

Amsterdam - the city of freedom








"Alcuni turisti pensano che Amsterdam sia la città del peccato, ma in verità è la città della libertà. E nella libertà la maggior parte della gente, vede il peccato."

“Some tourists think Amsterdam is a city of sin, but in truth it is a city of freedom. And in freedom, most people find sin.”


John Green




"Come tutti i grandi viaggiatori ho visto più di quanto io ricordi e ricordo più di quanto io abbia visto."
Beniamin Disraeli


VondelPark : l'ho percorso sino ad arrivare al Van Gogh Museum eppure sono certa di averne visto appena un quarto. Gli olandesi ci fanno sport, amano dar da mangiare alle creaturine che lo abitano, lo attraversano in bicicletta. Se in inverno riesce a regalare colori così spettacolari, non oso immaginare le meraviglie di cui sia capace in estate. 


De Pijp : è il quartiere in cui l'anima di Amsterdam si vede con gli occhi, si assapora con il palato, si tocca con mano. E' infatti un tripudio di colori e di energie, si assaporano piatti tipici e di altri mondi, e si comprano spezie orientali.Queste mescolanze completamente opposte al mondo occidentale, sono assolutamente amate dagli olandesi, che si perdono volentieri tra i vari Bazar. Ad ora di pranzo, il quartiere è davvero affollato, non vi sentirete soli!


Al De Pijp l'arte si trova nelle vetrine di un caffè, e persino sui muri di uno dei tanti Starbucks della città, che di certo farà la differenza.




"Mentre assapori il tuo caffè, pensa al suo viaggio"


La fortuna quel giorno, mi aveva regalato una bella giornata, gelida ma soleggiata. Mi ero persa tra i vari colori dei tulipani, resi ancora più vivaci dal sole. Poi al tramonto, le acque del canale si sono tinte di rosa, le luci si sono accese e lo spettacolo era la città stessa. Andare ad Amsterdam e non dedicare almeno una giornata a perdersi nei vicoli della città, è un vero peccato, perchè è essa stessa lo spettacolo più bello che possiate ammirare. E' un museo a cielo aperto.




Le case inclinate di Amsterdam sono la sua caratteristica e le motivazioni che le rendono tali, risalgono a tempi remoti. La prima ragione risiede nel fatto che le case ad Amsterdam un tempo, erano tassate in base alla larghezza della facciata : più era larga la facciata, più la casa era tassata. A quel punto per immettere il mobilio all'interno delle case si dovevano, e si deve ancora oggi, usare le finestre. L'inclinazione permette di tenere il carico lontano dalla facciata, impedendogli di rovinarla.
Ma una facciata ridotta significa anche fondamenta ridotte, di una città che è costruita sull'acqua praticamente, e da qui la spiegazione.





Gli olandesi sono abbastanza attenti a ciò che mangiano e al biologico. Per questo oltre alle solite catene fast food, si possono trovare tante pasticcerie e panetterie che sfornano profumati muffin per tutti i gusti, accompagnati da caffè nero bollente e catene che cucinano con ingredienti Bio. Da "La Place" potrete assaggiare la zuppa tipica olandese, a base di vellutata di piselli, wurstel, prosciutto arrostito, carote, sedano e porro. Una bontà, è stato il mio pasto - quasi - quotidiano!L'altra, invece, era una vellutata di pomodoro, con germogli di soia, zucca (se non sbaglio),e peperoncino.







Il mio posto preferito ad Amsterdam erano i mercatini dei libri in piazza Spui. I vicoli di questa piazza nascondono botteghe di tesori e tipici caffè olandesi dove scaldarvi e fare una pausa. Nella piazza sorge una delle più grandi e famose librerie della città, ovvero "The American Book Center". La libreria è tutta in legno, con tronchi di albero all'interno e file e file di scaffali contenenti i più diversi libri di ogni genere, proprio come le antiche librerie americane. Ogni venerdì,all'esterno, troverete le bancarelle, con i testi più storici, anche in olandese, francese e tedesco.



to be continued...